In un momento come quello che stiamo vivendo e che ci coinvolge ormai tutti nel mondo, interrogarsi su quale potrebbe essere il futuro dei settori più a rischio contagio è normale, per non dire necessario.
Fra pochi giorni comincia in Italia la cosiddetta Fase 2, che prevede un allentamento delle misure restrittive e la riapertura di alcuni settori produttivi. Alla presentazione del nuovo Decreto, Conte ha menzionato alcune realtà ma nulla di nuovo è emerso in tema di eventi.
Non stupisce, ovviamente: in un momento storico in cui il nemico n. 1 è l’aggregazione, parlare di eventi è pura incoscienza. Ma questo solo perché ci riferiamo agli eventi così come sono da sempre concepiti, e cioè in presenta e con assembramento di persone. E se il futuro vedere gli eventi in VR?
Un esempio virtuoso in questo senso ci arriva da HTC, che ha reagito alla situazione Coronavirus organizzando la prima conferenza industriale 100% in VR.
La conferenza si terrà grazie a ENGAGE, una piattaforma di realtà virtuale per la formazione sviluppata da Immersive VR Education.
Si tratta di una piattaforma semplice da utilizzare ma con tante possibilità: vi si possono organizzare riunioni, presentazioni, classi ed eventi fra formatori e studenti in tutto il mondo.
Anche sulla piattaforma sviluppata dai creatori di Second Life sono stati organizzati eventi di caratura mondiali, per la precisione il primo virtual reality Festival.
Nel corso del festival, si potevano sperimentare giochi interattivi e spettacoli musicali in VR, tutto comodamente dal divano di casa.
Siamo consapevoli che nulla al mondo può sostituire il contatto umano: non c’è e non ci sarà mai piattaforma capace di restituirci questo.
Ma in attesa che il mondo intero torni a una situazioni di normalità, la VR offre soluzioni innovative ed efficaci per non perdere nulla di ciò che ci interessa.
E comunque, anche in situazioni ordinarie, è un’esperienza da provare assolutamente!
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